Vi presento un amico Marcel Proust
Vi presento un amico Marcel Proust di Luigi Domacavalli
I libri di scuola parlano di Marcel Proust come del padre del romanzo moderno. Definizione quanto mai pertinente, non solo da un punto di vista formale ma soprattutto da un punto di vista sostanziale. Agli albori del XX secolo, la cultura occidentale matura, infatti, un vero e proprio "salto quantico" per quel che riguarda la conoscenza e la consapevolezza di sé, e le arti ne solo lo specchio.
Come Freud riuscì a squarciare il velo che separa il conscio dall'inconscio nel campo delle scienze mediche, così Proust, per primo, riuscì a dar vita ad una letteratura in grado di vedere e oltre le apparenze.
Di lui non abbiamo un'autobiografia, il romanzo Jean Santeuil, pubblicato postumo, é infatti incompiuto. Tuttavia l'autore parla di sé in ogni parte della sua opera.
"Vi presento un amico, Marcel Proust" rappresenta un viaggio alla riscoperta dello scrittore francese, attraverso una lettura profonda e mai scontata delle sue opere immortali.
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