Metamorfosi. Riciclo creativo 2, di Donata Bortone
METAMORFOSI. RICICLO CREATIVO 2 di Donata Bortone
"Non si cresce muovendosi per caso. Impugnare la propria trasfigurazione significa compiere una serie ben precisa di gesti". Quanti giovani venivano domati nelle botteghe d'artigiano nel Medio Evo perché le loro dita imparassero ad incarnare la pazienza di ricercare nei colori e nelle forme le sfumature così estranee allo spirito dell'adolescenza!
Quando il famoso artista lavorava alle Logge iniziava con uno schizzo in cui collocava le masse secondo una disposizione architettonicamente rudimentale. Poi precisava il disegno facendo emergere le figure secondo un criterio di significatività che le correlava. Studiava poi la loro anatomia e le ridisegnava nude, perché ogni gesto avesse un'assoluta precisione. Poi le rivestiva, curando che i drappeggi conferissero alla figura la completezza degli accordi spaziali. Infine deponeva i colori, ed anche questi avevano un significato nel riferire i personaggi l'uno all'altro in una totalità di visione. Ogni passaggio era una sofferenza.
Ci sarà anche per me la speranza d'una modestissima opera manuale di riconversione, se é vero che non esistono soltanto gli Artisti delle «Forme» ma pure quelli «dell'Esistenza»!
Non ci sono ancora recensioni per questo articolo