“Mala Cars”, la storia d’Italia attraverso nove mitiche Alfa Romeo
Nove auto che hanno fatto la storia dell’Alfa Romeo. Questo è il cuore di “Mala Cars. Sporche storie di Alfa Romeo”, libro scritto da Pierluigi Sbaraglia, professore di Lettere e giornalista, ed edito da Intermedia Edizioni. L’opera rievoca alcune vetture storiche, appartenute a personaggi controversi della storia italiana, tramite cui si è costruita e alimentata l’identità della penisola. Il mito dell’Alfa Romeo rivive attraverso queste nove auto iconiche nell’opera di Sbaraglia e mostra alcuni dei lati più densi e intriganti della storia dell’Italia.
Mala Cars, l’Alfa Romeo come immagine dell’Italia
È uno dei grandi marchi italiani. Un vero e proprio mito, come la Ferrari, ma più accessibile, più vissuto, più vicino. L’intento di Pierluigi Sbaraglia nel suo libro è quello di raccontare, tramite le vicende di queste 9 auto, il rapporto che lega l’Alfa Romeo agli italiani e alla loro storia.
Un legame profondo, in cui la macchina finisce per fondersi col suo proprietario. Ne rappresenta pregi e difetti, divenendone specchio delle sue caratteristiche umane e contribuendo a compierne le vicende.
Da Pasolini e Tenco a Mussolini e D’Annunzio, fino alle più spietate bande criminali. Il libro raccoglie le vicende di nove auto che, tramite i loro celebri proprietari, hanno segnato la storia dell’Italia. Un’opera da non perdere, per conoscere meglio uno dei marchi storici della penisola e le auto che ne hanno forgiato l’essenza. Un’occasione però anche per capire bene alcune dinamiche socio-culturali che hanno contrassegnato il nostro paese, lette proprio attraverso il mito dell’Alfa Romeo.
Le auto che hanno fatto la storia
Le vetture incluse nel libro di Pierluigi Sbaraglia sono famose e iconiche e custodiscono le grandi storie del nostro paese. Ci sono macchine che hanno fatto da contorno a grandi tragedie, come l’Alfa Romeo Gt 2000, erede della famosa Giulia Sprint, ritrovata sul luogo del celebre omicidio di Pier Paolo Pasolini. Oppure la GT 1600 “Scalino”, al cui interno era nascosta la pistola con cui Luigi Tenco si tolse la vita.
Poi le auto che sono state testimoni delle appassionate storie d’amore di Gabriele D’Annunzio o delle leggendarie imprese sportive del mitico Tazio Nuvolari, vincitore della Mille Miglia nel 1930 alla guida dell’Alfa 6C 1750 GS Spyder Zagato. Una macchina iconica, una delle più potenti del tempo arricchita dalle leggere carrozzerie spider in alluminio che portavano la firma di Zagato, altra storica azienda italiana.
Il mito dell’Alfa Romeo però s’intreccia anche con le vicende più oscure del nostro paese, con quelle della mafia o della banda della Magliana, in contrapposizione alle “Giuliette” verde chiaro della Polizia. Tutte le sfaccettature, le sfumature della storia italiana si condensano e si legano alla storia di una delle aziende simbolo del paese. L’Alfa Romeo è la storia dell’Italia e “Mala Cars. Sporche storie di Alfa Romeo” è un’ottima occasione per conoscerla meglio.
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